Tracciare una linea definita fra poesia e tecnica è impossibile. La realtà tangibile della competenza enologica e agronomica si mescola indissolubilmente alla bellezza e alle emozioni che questa terra ci dona attraverso i suoi colori e i suoi profumi, dando vita alla nostra visione aziendale.
Il logo dell’azienda è rappresentato da un’antica testa di argilla di origine etrusca, raffigurante il Dio Dioniso, risalente al IV secolo a.c., rinvenuta nei pressi di Volterra ed oggi appartenente a Eric Albada Jelgersma. Dio della vegetazione e del vino, in particolare legato alla linfa vitale primogenita del cosmo e alla liberazione dei sensi, è la rappresentazione perfetta di ciò che desideriamo trasmettere con i nostri vini.
Il nome Caiarossa viene coniato per rendere omaggio ai terreni che si caratterizzano per la presenza di diaspro, rocce e ghiaia dal colore rosso intenso. Un nome di fantasia che trae ispirazione da Gaia, madre di tutti gli dei dell’olimpo, dea della fertilità e della natura, identificata con la terra stessa.
La nostra storia inizia nel 1998, sposando da subito i principi dell’ agricoltura biodinamica per la coltivazione dei vigneti e quelli della geodinamica e della disciplina orientale del Feng Shui, per il progetto della cantina. Ma è nel 2004, anno in cui diventa di proprietà di Eric Albada Jelgersma, che Caiarossa entra nel mondo dei vini di qualità, grazie all’esperienza ultradecennale che questa famiglia ha acquisito con i due Grands Crus Classés in Margaux, Bordeaux, Château Giscours e Château du Tertre.
Siamo nella parte più meridionale della provincia di Pisa sulla Costa Toscana e il comune di riferimento è Riparbella, un piccolo paese di origine medievale che si sviluppa a cavallo della strada principale in senso longitudinale, lungo le pendici meridionali del Poggio di Nocola, a quasi 200 metri di altitudine.
Lontana dalle rotte più celebrate, è una Toscana quasi appartata, in parte ancora “segreta” quella della Val di Cecina, basta allontanarsi di poco dalla costa tirrenica e ci si trova immersi nella natura e nel silenzio. Sono luoghi dove è altrettanto facile incrociare appassionati naturalisti che viaggiatori gourmet.
La strada che risale verso l’interno – e che ha la sua destinazione più nota nell’etrusca città di Volterra – è d’altra parte circondata da riserve naturali, corsi d’acqua, pareti di roccia da scalare, gallerie di miniere abbandonate da percorrere. E poi tutto quello che fa tanto Toscana: colline, cipressi, boschi, mare. E vigne.